La tua guida sicura per preparare l’acqua di San Giovanni
Secondo la tradizione, nella notte tra il 23 e il 24 giugno, si svolge un rituale benefico e propiziatorio che affonda radici in tempi antichi ed è sopravvissuto fino ad oggi.
Questa notte è considerata speciale, carica dell’energia vitale del solstizio d’estate, che spalanca le porte alla stagione in cui prospera la vita naturale.
Sotto l’influsso di queste energie vitali si ritiene possibile raccogliere la “rugiada degli dei” o Acqua di san Giovanni.
Quest’acqua purificatrice e portatrice di rinnovamento e abbondanza è usata nel mattino del 24 giugno per lavare il viso e le mani.
Un rito e una gestualità semplici ma proprio per questo carichi di significato e bellezza.
Racchiudono in sè il potere di forze delicate e primordiali della Natura:
- l’Acqua, custode, con il suo scorrere continuo, della memoria delle energie con cui entra in contatto
- la Notte, regno di tutto ciò che è sottile e che ci mette in ascolto dei nostri sensi
- i Fiori, portatori di bellezza e fertilità, carichi del potenziale vitale dei semi che custodiranno
Come prepararla
La tradizione vuole che si raccolgano i fiori spontanei dopo il tramonto, per poi immergerli in una ciotola d’acqua da lasciare esposta all’aria notturna fino al mattino successivo.
Un tempo, i fiori venivano uniti in mazzetti ed appesi, per raccogliere durante la notte le goccioline d’acqua che formano appunto la rugiada.
Attenzione a ciò che raccogli!
Non esiste un’indicazione precisa: la scelta dei fiori deve essere fatta seguendo le proprie sensazioni.
Ma attenzione però.. anche il buon senso!
Assicurati di mettere nella tua Acqua di San Giovanni solo fiori e foglie di piante edibili, evitando non solo quelle che sai esser tossiche ma anche quelle che non conosci.
Se sei in dubbio… Non raccogliere!
Il potere della Rugiada non deriva da fiori ed erbe miracolose, ma dal potere che ogni pianta -anche la più comune- racchiude in sè e dall’energia che trasmetterai loro con la tua volontà di rinnovamento.
A cura della Dr.ssa Elisabetta Curiotto
